L’iridologia è una disciplina relativamente nuova, e soprattutto che sta conoscendo una grande evoluzione negli ultimi anni.
Quando parliamo della scienza iridologica facciamo riferimento ad un metodo diagnostico ancora poco conosciuto, che si basa, come si può facilmente intuire dal nome, sull’analisi dell’iride.
L’osservazione profonda delle iridi veniva già effettuata nella civiltà millenaria dell’antico Egitto, dove lo studio dei segni presenti in questa parte dell’occhio veniva ritenuta essenziale per poter comprendere lo stato di salute di un soggetto. Questa disciplina, inserita nel campo delle medicine alternative, tornerà alla ribalta nel Novecento, ma verrà riformulata sulla base delle moderne tecniche e delle cognizioni scientifiche, delle quali siamo attualmente in possesso. Oggi come oggi l’iridologia, anche se da molti considerata inutile e soltanto un modo per spillare i soldi alla gente che soffre, viene utilizzata da molti dottori blasonati, come sistema diagnostico, per avere un check up completo dell’organismo.
Il libro “E la vita continua… impressa nei nostri occhi” è il diario di una iridologa che vuole fare conoscere questa tecnica ad un numero sempre maggiore persone.
La dottoressa Rosa Angela Racanelli infatti, da quando ha aperto il Centro Heliantus, dopo aver raggiunto un certo successo in Puglia, vorrebbe infatti diffondere un’educazione alla salute ad un pubblico maggiore. Il sito di cui dispone, come pure il suo nuovissimo libro d’iridologia, hanno l’obiettivo di allargare gli orizzonti di un gran numero di soggetti, ancora scettici nei confronti di approcci meno convenzionali alla medicina.
In che consiste una visita all’iride?
L’esame in questione avviene per mezzo di un apposito strumento, dotato di lenti d’ingrandimento, chiamato iridoscopio. Per mezzo di questo dispositivo è possibile ingrandire in maniera esponenziale l’iride e a controllare ogni suo punto. Mediante l’interpretazione di questi segni, chiunque possa vantare una certa esperienza nella lettura di mappe iridologiche, potrà trovare una corrispondenza tra quello che “legge” attraverso gli occhi e quello che accade all’interno del corpo del paziente.
L’analisi di cui si parla non riguarda solamente un’iride ma entrambe, perché solamente l’osservazione di tutte e due le iridi può permettere un esame olistico dello stato di salute dell’individuo.
L’iridologo, che altro non è che un naturopata specializzato in questa disciplina, è in grado di osservare e distinguere ogni sfumatura di colore ed ogni macchia presente nell’iride umana, e sulla base di esse può aiutare a capire se il soggetto sia in buona salute, se sia esposto al rischio di problematiche di salute o malattie e infine quale sia la resistenza fisica dell’individuo.
L’iridologia è un metodo complementare, anche se considerato non scientifico, permette di comprendere, valutando il colore e le sfumature delle iridi, lo stato di salute di un soggetto. Come ci ricorda la responsabile del Centro d’iridologia Heliantus, attraverso le pagine di questo testo sulle iridi, i segni riconoscibili nella parte bianca degli occhi, risultano veramente numerosi. Non è certo un caso se c’è chi sostiene che un domani verremo identificati sulla base dei segni particolari della nostra iride e non attraverso le impronta digitali delle dita.
Gli iridologi hanno formulato una mappa dell’iride che permette di ricondurre ad ogni zona dell’iride un organo. A seconda della sfumatura e del colore di questa zona, si può individuare quando un soggetto sia ad esempio più sensibile ad una malattia e maggiormente predisposto ad ammalarsi, se sussistono determinate condizioni.
Questa metodologia diagnostica si è saputa rivelare molto utile a livello preventivo, in quanto aiuta a diagnosticare un inizio di malattia o una particolare predisposizione ad ammalarsi. Per questo motivo l’iridologia viene anche usata per orientarsi anche quando bisogna adottare un particolare regime alimentare.
Si tratta di un aiuto in ottica di prevenzione delle patologie più comuni, e può aiutare ad adottare uno stile di vita più sano ed equilibrato laddove, la scoperta di un’intolleranza a un dato cibo o la presenza di un colon intossicato, lascia desumere un futuro alquanto difficile, sotto questo punto di vista. Sono molti i “capoccioni” degli istituti ospedalieri che dovrebbero ricredersi sul valore dell’iridologia e iniziarla a considerare in maniera più oggettiva, senza il vizio di pregiudizi. La iridologia dovrebbe essere ritenuta una disciplina complementare in grado di aiutare a prevenire le più diffuse patologie dell’organismo e questo diario-libro potrebbe finalmente riscattare l’immagine di questa materia di studio. Dopotutto si tratta di “natura” e riconoscere che il corpo sia in grado di parlarci e convincersi di come il mangiare sano e delle abitudini di vita votate al benessere è molto più semplice di quanto si crede.