Quando si parla dell’importanza del gioco nel processo di apprendimento dei bambini, non si sta esagerando. Il gioco non è solamente fonte di divertimento per il bambino, ma è anche uno strumento che permette di esprimere la propria identità e di sviluppare le conoscenze, anche quelle meno scontate e più complesse.
La scienza ci fa notare da anni come il gioco sia importante per la crescita e lo sviluppo del bambino, come esso stimoli le attività cognitive, relazionali e creative dei bambini. Il gioco, per un bimbo, è praticamente quello che è una passione per l’adulto: qualcosa che lo arricchisce, spiritualmente, umanamente, e lo migliora. Qualcosa di davvero importante per la crescita. E’ per questo che nelle scuole fin dalla più tenera età si cerca di stimolare la funzione ludica e di spingere i bambini alla socializzazione proprio per mezzo delle dinamiche del gioco. Per mezzo di questa attività, il bambino si confronta, impara, socializza, si sviluppa dal punto di vista emotivo ed emozionale linguistico, sociale, impara a comunicare. Sopporta la frustrazione, impara i valori fondamentali.
Particolarmente importante risulta il gioco nella natura: giocare nella natura permette al bambino di relazionarsi con il mondo esterno nella maniera più diretta possibile. Purtroppo molti bambini, specialmente quelli nati in città, oggi vivono senza avere quasi mai un vero contatto con la natura. Questo però li limita nella loro capacità di conoscenza e di apprendimento.
Per questo è meglio che il bambino venga portato spesso a giocare nella natura, che possa avere un contatto diretto con gli alberi, le piante, la frutta, gli animali.
Un modo perfetto per avvicinare i bambini al gioco ed alla natura al contempo è quello di creare un piccolo orto a scuola, del quale si devono prendere cura i ragazzi. Coltivare un giardino ed un orto comporta numerosi benefici per i bambini, in primis lo sviluppo di una cultura personale attaccata alla natura e sensibile alle sue esigenze.
Al di là del fatto che crescere un orto comporta una responsabilizzazione del bambino, insegna la pazienza ed il rispetto della natura, si crede anche che curarsi dell’orto prevenga la depressione, stimoli l’ottimismo, la pazienza, il coraggio. Addirittura l’ortoterapia viene usato nella terapia del dolore. Crescere un giardino comporta grandi soddisfazioni, crescita personale, attenzione ai tempi della natura, sensibilità, responsabilità individuale. E ovviamente tanta gioia quando i frutti dell’orto iniziano a farsi vedere.
Per questo vogliamo sottolineare l’importanza dell’inserimento di giochi ambientali nei programmi di scuola dei bambini, specialmente nelle scuole primarie, per educarli fin da subito al rispetto dell’ambiente ed alla conoscenza della natura.
In questo modo i bambini possono, sin dalla più tenera età, darsi all’osservazione della natura, alla sua cura, possono imparare a prendersi cura di una piantina e ad averne la responsabilità. L’ortoterapia ed i giochi sull’ambiente sono quindi una ‘scuola dentro la scuola’ e sono tanto più utili tanto più oggi molti bambini crescono senza sapere come nasca una pianta, l’effetto delle stagioni sulla natura, e come funzioni il ciclo dell’esistenza. Se inseriti all’interno dei P.O.N., potranno, assieme alle attività sul riciclo creativo, contribuire alla crescita di una generazione sostenibile e ben educata nei confronti dell’ambiente.