Avere una barca è sempre appannaggio delle classi più abbienti, ma in realtà dipende molto da che tipologia di barca, e da che adattamento ha la persona. Certamente, la spesa di manutenzione di un’imbarcazione è alta, e più grande è la stessa maggiore è la spesa, perchè gli interventi annui da fare sono molti. Anzitutto per prevenire l’osmosi della carena è necessario dare una vernice antivegetativa autolevigante al Teflon o a matrice dura che sia, l’importante è che sia un buon prodotto. Poi per le barche a motore i tagliandi sono molto importanti, e devono essere fatti stagionalmente oppure entro un tot di ore di navigazione.
Quanto costa mantenere una barca medio piccola?
Una barca entro i 5 metri di lunghezza è abbastanza semplice da gestire, e non sarà necessaria per forza una marina per ormeggiarla, poiché sono barche carrellabili che possono essere portate in “secca” durante l’inverno ed utilizzate durante la bella stagione ormeggiate anche in un fiume. Il costo di ormeggio in questo caso può ridursi a pochi euro, ed alcuni paesi rilasciano dei permessi per i residenti.
Una barca entro i 5 metri di lunghezza ha bisogno come tutte le altre della manutenzione classica, olio motore, olio piedi poppieri, antivegetativa e se non ci sono particolari problemi la spesa rientrerà nei 300/400 euro annui, compreso l’alaggio. Per quanto riguarda il consumo di benzina, o gasolio, a seconda del motore, è indispensabile capire che con una barca si ragiona diversamente che con una macchina, e un “barchino” di 4 metri non è certo adatto alla traversata dell’Atlantico, infatti lo userete per andare a pescare, consumando a seconda delle vostre zone al massimo 30 litri di benzina per una bella giornata.
La spesa dell’assicurazione, che copre il motore e non la barca stessa, ha un costo orientativo di 50 euro. Capite quindi che entro questi limiti possedere una piccola barca non è cosa da ricchi, anzi, è un’alternativa valida alle uscite in macchina.
Quanto costa mantenere una barca medio grande?
Una barca di media grandezza, quantificabile dai 9 ai 15 metri circa prevede spese più consistenti poiché non è più carrellabile, e quindi ogni spostamento avviene con un trasporto eccezionale molto costoso. Non solo, su misure di questo genere è bene suddividere le due categorie, barche a vela, e barche a motore.
La barca a vela, con le giuste condizioni meteo, quindi con un pò di vento e con grande calma, potrà viaggiare in modo ecologico e perpetuo, senza dover rifornirsi costantemente al porto. La barca a motore, invece, necessita sempre di grandi quantitativi di benzina, e di benzina un motore da 300/400 hp ne consuma veramente tanta. Teniamo conto di 80/100 litri ora, che può essere il consumo medio di un motore non troppo recente. é chiaro che spostarsi con barche del genere a velocità costante sostenuta diventa una spesa impegnativa. Ma sappiate che c’è anche molto di più, come viceversa molto meno, parlando di motori diesel, a bassi regimi, a velocità di dislocamento, i consumi si riducono sensibilmente, e si può passare una giornata molto bella senza dar fondo al portafoglio.
Certo, se dovete acquistare una barca dai 10 ai 15 metri, non dovete svenire all’idea di fare un pieno al distributore, perchè si parla di serbatoi da 450/500 litri, non poco! Orientativamente i costi delle darsene o marine italiane variano per un 10 metri dai 2300 euro (energia ed acqua incluse) ai 5000 euro in posti prestigiosi. Alcune persone trovano soluzioni confacenti in associazioni private, come quelle velistiche o di pescatori. Si può risparmiare molto conoscendo bene l’ambiente, ma è da mettere in preventivo che nel periodo iniziale avrete spesso la mano sul portafolio. Uno stipendio operaio non è sufficiente per garantirsi la barca medio grande, ma è sufficiente per poter optare ad una soluzione più piccola, o ad un gommone perchè no, senza per questo incidere troppo sulle entrate familiari. Quel che è certo, è che per avere una barca, bisogna essere mossi da grande passione!